Il contesto in cui operano gli autisti dei bus turistici presenta caratteristiche peculiari rispetto ad altri settori del trasporto passeggeri.

conducenti sono soggetti a un’elevata stagionalità e devono gestire distanze più lunghe e diversificate a seconda del tour; inoltre devono far fronte a richieste non pianificate dei passeggeri per fermate aggiuntive o cambi di percorso.

Per dare una risposta più adeguata alle esigenze specifiche di questa categoria, gli eurodeputati dei trasporti hanno proposto una maggiore flessibilità dei tempi di guida e di riposo.

 

La proposta nel dettaglio

La commissione per i trasporti e il turismo del Parlamento europeo (TRAN) suggerisce di dare ai conducenti la possibilità di dividere la pausa obbligatoria in due momenti di almeno 15 minuti ciascuno, rispettando il tempo di riposo minimo totale richiesto di 45 minuti durante o alla fine di quattro ore e mezza di guida.
In questo modo si punta a garantire una maggiore flessibilità nella programmazione.

Nel caso di viaggi di almeno 6 giorni, inoltre, si consente ai conducenti di autobus di posticipare il periodo di riposo giornaliero di al massimo 1 ora, a condizione che il tempo di guida totale per quel giorno non abbia superato le 7 ore. Tale flessibilità non dovrebbe però mettere a rischio la sicurezza stradale e dovrebbe essere limitata durante il periodo del tour, precisa la commissione Trasporti e Turismo.

Infine, gli eurodeputati dei trasporti propongono di estendere la possibilità di posticipare il periodo di riposo settimanale fino a 12 giorni ai servizi passeggeri occasionali nazionali. Attualmente esce per servizi passeggeri internazionali.

Il progetto di legge è stato adottato dalla commissione Trasporti e Turismo con 31 voti favorevoli, 5 contrari e 1 astensione: ora sarà sottoposto al voto dell’Assemblea plenaria nel corso della sessione dall’11 al 14 dicembre a Strasburgo. Quando Parlamento e Consiglio avranno adottato le loro posizioni, saranno avviati i colloqui sulla forma finale della legge.