Lo scenario in cui operano le aziende del trasporto pubblico si trova in una fase di grande trasformazione. La transizione energetica e le applicazioni dell’intelligenza artificiale introducono grandi sfide per il settore, ma offrono al contempo una rosa di grandi opportunità da cogliere per innescare uno sviluppo radicale dei servizi.

Sono stati questi i temi al centro del XVIII Convegno Nazionale ASSTRA tenutosi a Roma il 15 e 16 aprile 2024.

“L'intelligenza artificiale, come ultima frontiera della digitalizzazione, appare un driver di innovazione straordinario, in grado di accelerare l'evoluzione dei processi produttivi trasformandone i paradigmi e ridefinendo il concetto stesso di lavoro - ha dichiarato Andrea Gibelli, Presidente di ASSTRA, in apertura del Convegno -. Le applicazioni di intelligenza artificiale promettono un cambiamento radicale dei modelli di business e delle professionalità necessarie e ci spingono verso nuove sfide legate alla produttività e all'efficienza per rendere il servizio di trasporto pubblico il sistema operativo delle città”, ha aggiunto.

Nel suo speech, Maria Rosaria Taddeo, professoressa di etica digitale all’Oxford Internet Institute, ha parlato delle grandi questioni etiche e delle opportunità che si presentano con la diffusione dell’AI.

L’AI può essere definita una nuova “infrastruttura”, ha spiegato Taddeo, che interagisce con l’ambiente e lo modifica anche in virtù della sua abilità principale: l’apprendimento.
“Non è intelligenza ma si comporta come se lo fosse – ha precisato -. Ci sono molti cori allarmistici dietro questa rivoluzione, ma è importante non confondere il compito con la professione. Il vero rischio, infatti è la poca e disomogenea diffusione di questa infrastruttura”.

Grazie all’AI è possibile gestire una mole incredibile di dati e questo comporta per il mondo dei trasporti la possibilità, ad esempio, di gestire meglio il traffico o di prevenire in modo molto più efficiente gli incidenti.

Ma non solo, gli orizzonti di efficientamento sono infiniti e spaziano dalla semplificazione delle interfacce per l’utenza a tutte le possibili applicazioni per favorire la sostenibilità.
“Il problema resta la responsabilità delle scelte, le decisioni assunte da chi gestisce la nuova infrastruttura”, ha concluso Taddeo.

Successivamente è stato presentato il report di Uitp, che punta a massimizzare le best practice e per migliorare le attività di tutti gli stakeholder con il supporto dell’AI.
Creare valore per la mobilità, efficienza operativa e un ambiente di lavoro più sicuro sono le priorità.
Uitp ha fornito dunque un quadro sugli studi che stanno valutando sui modi in l'AI può migliorare i servizi per l'utenza e ottimizzare l'efficienza dei costi degli operatori.