Con l’obiettivo di ridurre gli incidenti sulle strade, il Comune di Milano ha introdotto nuovi obblighi per i mezzi pesanti che accedono alla città.

Al fine di tutelare pedoni e ciclisti, i conducenti di autobus e camion devono installare dispositivi che riducono i pericoli legati all’angolo cieco, ovvero quella zona inaccessibile al campo visivo del conducente.

 

I nuovi obblighi nel dettaglio

Dal 1° ottobre 2023, per poter circolare in Area B, per tutti i camion, autobus e furgoni (categorie M2, N2, M3, N3) è scattato l’obbligo di apporre gli adesivi di segnalazione visiva sulle fiancate e sul retro dei veicoli, al fine di allertare pedoni e ciclisti sulla pericolosità di affiancarsi in aree in cui il conducente non riesce a individuarli.

Sempre dal 1° ottobre 2023, è obbligatorio per i camion (N3) e gli autobus (M3) installare sistemi di segnalazione acustica, visiva o tattile che allertino il conducente della presenza di pedoni e ciclisti nella parte anteriore del veicolo o sul lato del marciapiede.

Prevista una fase transitoria per l’adeguamento: sarà possibile circolare in Area B fino al 31 dicembre 2024 esibendo la documentazione comprovante l'avvenuto ordine dei sistemi.

Dal 1° ottobre 2024, l'obbligo di installazione dei sistemi di segnalazione sarà esteso anche ai veicoli di categoria N2 e M2.

 

Un ragionamento a 360° sulla mobilità di Milano

“La sicurezza, la legalità e l’incolumità di cittadini e addetti ai lavori sono in cima agli obiettivi e all’operato della nostra associazione ma vanno garantite, a nostro avviso, con azioni condivise e realmente efficaci”, ha dichiarato Riccardo Verona, presidente dell’Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani (AN.BTI – CONFCOMMERCIO).

“Oggettivamente non ravvisiamo tali caratteristiche alla base della delibera della Giunta di Milano che, a partire dallo scorso ottobre, per poter continuare a circolare all’interno dell’Area B di Milano ha imposto ai mezzi pesanti l’obbligo dei sensori per il cosiddetto angolo cieco. Tale provvedimento, se nelle intenzioni vuole essere un incentivo alla sicurezza stradale, nella pratica lascia più di un dubbio sia per la sua reale efficacia sia per alcuni profili di possibile illegittimità giuridica”, ha dichiarato il presidente ANBTI.

Verona ha spiegato che nel caso delle aziende di bus turistici e dei mezzi pesanti in generale, questa norma risulta “penalizzante”.
“Il Comune di Milano obbliga infatti a installare un dispositivo (a costi considerevoli) che l’UE renderà obbligatorio a luglio 2024 solo per i veicoli nuovi e per di più a quanto sembra non omologabile dalla motorizzazione – ha aggiunto -. A nulla serve l’imposizione di tali dispositivi senza un ragionamento a 360° sulla mobilità di Milano e di tutti i comuni nazionali ed europei, ed ancor meno serve se non associata ad una corretta e trasparente campagna di informazione e formazione per tutti gli utenti della strada”.

ANBTI sostiene la diffida fatta pervenire nei giorni scorsi dalla FAI – Federazione Autotrasportatori Italiani Conftrasporto che ha esortato sindaco e Giunta a sospendere la delibera. “Giusto inseguire standard di sicurezza sempre più elevati ma facciamolo in modo condiviso e davvero efficace’’, ha concluso Verona.